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di...versiLIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
in memoria di Carmela Monteleone

Concorso Letterario Internazionale
indetto dalla Libreria Editrice Urso
e riservato alla poesia in lingua italiana


DUE CONSIDERAZIONI
"A CALDO"
SUL PRESENTE CONCORSO
"LIBRI DI-VERSI"

La Giuria ha concluso, come ha annunciato Ciccio Urso, i suoi lavori. Quindi, io che ne ho fatto parte, ora che sono libero da vincoli per così dire "procedurali", posso accennare a un primo commento a caldo in merito all'esito di questo secondo concorso.
Prima considerazione: partecipazione oltre le più ottimistiche previsioni. E questo dato, che va difeso sopra ogni altra ragione, conferma quanto avevo opportunamente scritto all'inizio circa il sorgere, tramite social network come facebook, di una "società di poeti". La poesia, si può legittimamente affermare, pervade tutta la società. Altro che crisi della poesia. Intendo la poesia come "mezzo" di espressione dei sentimenti individuali. E' una necessità biologica, “comunicare” agli altri i propri sentimenti. La società umana si fonda sulla "simpatia" degli individui che la compongono. La società in cui vengono meno gli spazi di simpatia si disgrega. La poesia è dunque un mezzo di espressione di questa necessità biologica. La nostra società attuale, per tutta una serie di motivi (qui non è il caso di approfondire l'argomento), è una società “a rischio disgregazione”. Il disagio che essa sta determinando negli individui è tutto presente in social network come facebook. E la risposta “naturale” a questo disagio sociale è il dilagare della poesia online. Lo spirito del presente concorso, dunque – è bene insistere su questo concetto -, è sin dall'inizio quello di favorire il contagio poetico nella società e non quello di far nascere o di incoronare "grandi" poeti. I grandi poeti, oltretutto, li decidono i lettori, mai il giudizio di una giuria (per quanto qualificato quest'ultimo possa essere) - semmai è potuto accadere il contrario, e cioè che il giudizio di una giuria di concorso abbia potuto anticipare inopinatamente il “gusto” di una grande moltitudine di lettori.

Seconda considerazione: la poesia non è un prodotto della scrittura. Essa è nata molto prima della scrittura. E se, come sostiene Dan Sperber, la scrittura dovesse divenire una reliquia del passato, così come questi sostiene che alla fine della scrittura sopravviverà sicuramente la lettura (anche per questo aspetto rinvio all'intervista a Dan Sperber del 2001, consultabile su internet, dal titolo “Verso una lettura senza scrittura?”, traduzione di Gloria Origgi), analogamente potremo affermare la stessa cosa riguardo alla poesia. La poesia sopravviverà ai libri di poesia. Perché la poesia è essenzialmente parola. Una parola oltretutto più importante delle parole della vita quotidiana. Scrive infatti Yves Bonnefoy commentando la poesia “A Silvia”: «Leopardi è grande poeta perché ha compreso, con un'intensità speciale, che la poesia è affidarsi all'intelligenza delle parole». Ha compreso in effetti il poeta, e in anticipo, ciò che hanno recentemente messo in luce le n€scienze sul funzionamento del nostro cervello. Il n€scienziato Arnaldo Benini sostiene che è proprio l'intensità della parola poetica a costruire i circuiti n€nali più solidi e più profondi. L'arte – è ancora un altro scienziato, Semir Zeki, a parlare – fa parte del nostro corredo genetico, che questi definisce come “concetti ereditari”, quindi immutabili, come i colori, il gusto ecc. (le qualità secondarie di galileiana memoria). Insomma, la poesia è, ripetiamolo, una necessità biologica.
Considerazione finale: se un concorso poetico non ha come scopo principale quello di incoronare poeti, non per questo è meno importante dei concorsi che eleggono le Star della poesia. Bisogna innanzitutto comprendere la differenza sostanziale tra la poesia come necessità biologica e la poesia come prodotto editoriale. Penso infatti che sarebbe ipocrita far finta di nulla davanti alla debacle commerciale dell'editoria di collane poetiche. Se nessuno legge poesie, è perché non esistono i lettori. E i lettori non esistono in una società che scoraggia il formarsi della cosiddetta “società dei poeti”. Per questo motivo, io credo che tutti, ripeto: tutti i partecipanti a questo concorso sono di gran lunga più importanti dei poeti che nessuno legge.
E' quindi su questo, come possiamo chiamarlo?, “interesse” che a mio avviso si fonda il presente concorso.
Non a caso il concorso regala un libro a ciascuno dei partecipanti. Nessuno escluso.

Orazio ParisiOrazio Parisi

fotoDomenica 25 settembre 2011, Perugia - Assisi
Tutti alla marcia della pace!

Nel 2003 feci un appello ai visitatori del sito per marciare tutti assieme sotto uno striscione su cui era scritto "Pellegrini di Santiago - Testimoni di pace". Numerosi accolsero l'appello anche se l'enorme numero di partecipanti alla marcia impedì a molti di raggiungere il gruppo. Ecco la foto che vedete a fianco.


LUCIANO CALLEGARI
http://www.pellegrinando.it

Il 25 settembre la marcia della pace Perugia-Assisi compie 50 anni. Per questo anniversario, per celebrare quella marcia che fu organizzata nel 1961 da Aldo Capitini, con al fianco persone come Norberto Bobbio e Italo Calvino, marcia che non sarà solo un anniversario, ma sarà un nuovo grido, un nuovo momento in cui tante persone diranno la loro dal basso, vogliamo esserci anche noi.
La proposta viene da una socia della Compagnia dei Cammini, che propone "visto che tanti di noi andranno, perché non andarci in gruppo, perché non organizziamo qualcosa tutti insieme?".
In fondo la marcia della pace è una camminata, rientra nei nostri doveri sociali.

Insomma, diventiamo per questa occasione "Compagnia dei camminanti per la pace", e ritroviamoci tutti a Perugia!


copertinaGiuseppe Mariani (a cura)
Il dirigente scolastico
seconda edizione
MANUALE
per la preparazione al concorso
e per l'esercizio della professione
2011, 8°, pp. 720
Prezzo € 44,00
acquista

Nell'ambito dei processi di innovazione che stanno interessando la scuola, il volume traccia le linee portanti del sistema scolastico italiano e dei principali paesi europei, per poi analizzare il ruolo assegnato alla dirigenza e l'autonomia delle singole istituzioni scolastiche ed evidenziare le più importanti tematiche che i Dirigenti devono affrontare per gestire in maniera efficace le istituzioni scolastiche stesse. Tali tematiche riguardano gli aspetti dell'apprendimento, del successo formativo, della progettazione, della valutazione, del diritto alla formazione, della responsabilità che l'ordinamento attribuisce alla figura del Dirigente scolastico. Ogni aspetto della funzione è ricondotto alla sua fonte normativa nel convincimento che l'istituzione scolastica possa perseguire l'interesse comune nella misura in cui riesce ad interpretare il vero senso che il legislatore le ha assegnato. Completano il volume un glossario che raccoglie i termini maggiormente rilevanti e in uso in ambito scolastico, l'indicazione dei principali riferimenti normativi e contrattuali per la dirigenza della scuola statale, le sigle di numerose istituzioni nazionali e internazionali e un'appendice normativa nella quale sono riportate le norme di più frequente consultazione per il Dirigente scolastico.

Altri libri per gli operatori scolastici

Settembre 24, 2011 Sabato
locandina

Avola: Concerto di Fine Estate con Acquanuvena 17:00 - - -
Ai soci e non dell’Acquanuvena.
Finalmente, dopo diverse peripezie, siamo arrivati al Concerto di Fine Estate! Sarà un concerto “ lungo… una cava e lungo …una notte”.
Colori e Armonie a Cava Grande del Cassibile.
L’appuntamento è sabato 24 settembre, alle 17,00 al Belvedere di Cava Grande, da dove ci sposteremo in macchina o a piedi, ma l’ultimo tratto lo faremo a piedi. Il posto del concerto è lo stesso di quello di 2 anni fa: il posto di guardia della Forestale, a Cozzo Caprera (800 mt. dal Belvedere).
Come sapete ci si siede sulla dura terra, per cui è bene portarsi dei cuscini o delle sedie.
Si esibiranno:
Francesca Guccione e Francesco Emanuele. Violino, chitarra e bouzouki.
La musica che ascolteremo è, come loro hanno scritto, “musica in viaggio tra Mediterraneo, danze celtiche e canti della tradizione sefardita”.
Alla fine del concerto, chi vuole potrà continuare la notte alle Case Uzzo, l’edificio messoci a disposizione dall’Azienda Forestale, che si trova a 3 km. dal Belvedere. Lì consumeremo un pasto frugale: pane, formaggio,vari antipasti e vino. Chi vuole portare bevande o altro da mangiare è ben accetto. E’ bene che ci si prenoti, per avere il posto per dormire sicuro. A proposito… il posto sarà dentro delle stanze sul nudo pavimento, per cui ognuno è pregato di portarsi con se, oltre al sacco a pelo, eventualmente anche materassino o altro. Nella struttura della Forestale ci sono dei rubinetti ed un solo bagno. Una informazione molto importante: la strada di Tangi, è una sterrata non facile da percorrere con macchine basse, per cui stiamo cercando delle macchine idonee per fare il servizio navetta.
Alle 23,00 si passerà al momento dei “versi e canti in libertà”. Tutti i poeti, i musicisti e coloro che amano cantare sono invitati!
Così, dopo una lunga notte di sonno, ben riposati ci si potrà svegliare all’alba… alle ore 5,00, per il concerto al sole che sorge…dal mare: ci sposteremo sulle balze di Tangi (nei pressi delle vasche Enel), a 2 km dalle Case Uzzo.
Li, potremo ascoltare
Giuseppe Severini, Salvatore Scandura e la loro band
“Il suono della natura: musica con, conchiglie, canne, corna, cornamuse, liuti e lyre”. Chi vorrà unirsi a noi solo per il concerto dell’alba potrà farlo salendo direttamente dalla strada che da contrada Petrara sale su a Tangi.
Sarà per tutti una sorpresa… piacevole!
Ricordiamo che la giornata continua per chi ha voglia con il “cammino ibleo”: l’escursione interprovinciale da Buccheri a Buscemi. E crediamo che saremo in … molti!!!
Per Informazioni e Prenotazioni, telefonare a:
Saro 335 1538650; Corrado 347 6014087; Sebina 348 4255060.
Cosa portare: cuscino, lampadina tascabile, acqua, fazzolettini di carta, sacco a pelo, materassino e … tanta voglia di stare bene assieme e in allegria.

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